Cari lettrici e lettori, noi di Silvestro lo sottolineiamo sempre: in un mondo che corre veloce, prendersi cura di chi amiamo diventa una priorità.
Per le famiglie e coloro che assistono i propri cari, tenersi informati è fondamentale.
State organizzando un breve viaggio per il ponte dei morti? Oggi con Gloria Masiero, consulente del lavoro, appassionata di diritto del lavoro, ci occuperemo del tema delle ferie dei tuoi lavoratori domestici.
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Le Ferie nel Settore Domestico: Guida Completa per Colf e Badanti?
Nel settore domestico, comprendere i diritti e i doveri relativi alle ferie è essenziale sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. In questa guida completa, esploreremo le normative vigenti, le modalità di calcolo e le best practices per gestire le ferie di colf e badanti in modo professionale e conforme alla legge.
Nel corso della presente trattazione si approfondiranno le disposizioni dettate dal CCNL Collaboratori familiari – Lavoro domestico stipulato dalle organizzazioni datoriali Federazione italiana datori di lavoro domestico (FIDALDO) e Associazione nazionale datori di lavoro domestico (DOMINA) e da quelle dei lavoratori Federazione italiana lavoratori commercio, alberghi, mense e servizi (FILCAMS-CGIL), Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali, affini e del turismo (FISASCAT-CISL), Unione italiana lavoratori turismo, commercio e servizi (UILTUCS-UIL) e Federazione sindacale dei lavoratori a servizio dell’uomo (FEDERCOLF).
Trattasi infatti del CCNL maggiormente applicato e considerato leader del settore, in quanto sottoscritto dalle organizzazioni sindacali considerate a livello nazionale maggiormente rappresentative.
Quante ferie?
Le ferie rappresentano un diritto irrinunciabile del lavoratore, sancito dall’articolo 36 della Costituzione, finalizzato a garantire il riposo e il recupero delle energie psicofisiche.
Anche il Codice Civile all’ art.2243 norma le ferie nel lavoro domestico.
Questo articolo è stato “migliorato” dalle fonti a lui inferiori e, pertanto, a queste nuove fonti si fa riferimento quando si parla di ferie degli assistenti familiari.
Per i datori di lavoro, è fondamentale conoscere le normative vigenti per evitare sanzioni e per mantenere un ambiente di lavoro sereno e produttivo. La normativa italiana prevede che ogni lavoratore domestico abbia diritto a un periodo minimo di ferie annuali retribuite, che deve essere concordato e pianificato con il datore di lavoro.
Il calcolo delle ferie nel CCNL settore domestico è disciplinato all’art 17, che, in una lunga disposizione disciplina tutti gli aspetti relativi alle ferie per colf e badanti, iniziando con l’enunciare che indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.
A tal fine, la settimana lavorativa – quale che sia la distribuzione dell’orario di lavoro settimanale – è comunque considerata di sei giorni lavorativi dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie.
È importante sottolineare che il calcolo delle ferie deve essere proporzionato in base al periodo di servizio effettivamente prestato dal lavoratore, tenendo conto di eventuali assenze non retribuite o periodi di sospensione del rapporto di lavoro.
Per determinare correttamente il numero di giorni di ferie spettanti, si deve considerare la durata del rapporto di lavoro e il numero di giorni lavorativi settimanali.
Ad esempio, per un lavoratore che presta servizio cinque giorni a settimana, il calcolo delle ferie sarà basato su una proporzione di 1/12 del totale delle ferie annuali per ogni mese di lavoro. Questo significa che, per ogni mese di lavoro, il lavoratore matura circa 2,17 giorni di ferie.
Quando?
Molto importante anche il comma 3, che fissa il periodo di fruizione delle ferie: queste dovranno preferibilmente essere fatte tra giugno e settembre, fermo restando la possibilità di diverso accordo tra le parti.
Il datore di lavoro, compatibilmente con le proprie esigenze e con quelle del lavoratore, cercando di venire incontro alle esigenze di entrambe le parti, dovrà fissare il periodo di ferie.
Come abbiamo già visto il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile. Ce lo ricorda anche il comma 4, che prosegue ricordando che anche nel settore del lavoro domestico è valida la norma generale in merito alle ferie applicabile alla generalità dei lavoratori e cioè l’art. 10 del D.lgs. 8.4.2003, n. 66, che prevede un periodo minimo di 4 settimane per ogni anno di servizio e che non può essere sostituito dalla relativa indennità.
Questo significa che le ferie vanno obbligatoriamente godute e non possono essere pagate dal datore di lavoro se non vengono fatte ogni anno.
Una specifica eccezione è stabilita solo in caso di lavoratore di cittadinanza non italiana che abbia necessità di godere di un periodo di ferie più lungo, al fine di utilizzarlo per un rimpatrio non definitivo, su sua richiesta e con l’accordo del datore di lavoro, è possibile l’accumulo delle ferie nell’arco massimo di un biennio.
Come?
L’art.17 del CCNL settore domestico continua chiarendo che le ferie hanno di regola carattere continuativo. Esse potranno essere frazionate in non più di due periodi all’anno, purché concordati tra le parti. La fruizione delle ferie, salvo il caso che abbiamo già visto riguardante i lavoratori stranieri, deve aver luogo per almeno due settimane entro l’anno di maturazione e, per almeno ulteriori due settimane, entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione. In caso contrario il datore di lavoro potrebbe incorrere in sanzioni! Tuttavia, è importante sottolineare che le ferie possono essere godute anche in periodi frazionati, purché vi sia un accordo tra le parti.Retribuzione
Durante il periodo di godimento delle ferie il lavoratore ha diritto per ciascuna giornata ad una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione globale di fatto mensile.
Al lavoratore che usufruisca di vitto e alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale.
In busta paga
Dobbiamo considerare 2 ipotesi:
- I lavoratori con retribuzione mensile percepiranno la normale retribuzione, senza alcuna decurtazione;
- quelli con retribuzione oraria percepiranno una retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale per ogni giorno di ferie godute.
Ferie in casi particolari
Nella parte finale dell’art. 17, il contratto collettivo disciplina alcuni dei casi specifici più comuni.
In caso di licenziamento o di dimissioni, o se al momento d’inizio del godimento del periodo di ferie il lavoratore non abbia raggiunto un anno di servizio, spetteranno al lavoratore stesso tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto, quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato.
Le ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso di dimissioni o di licenziamento, né durante il periodo di malattia o infortunio e questo poiché anche la normativa “generale” prevede che il preavviso sia sempre lavorato.
Il godimento delle ferie non interrompe la maturazione di tutti gli istituti contrattuali, con tali intendendosi anzianità aziendale, le stesse ferie, la 13^ esima mensilità, il TFR ecc.
L’eventuale patologia contratta dal lavoratore durante il periodo feriale che determini il ricovero ospedaliero, laddove debitamente certificata, interrompe il godimento delle ferie per l’intera sua durata. In questo caso, il lavoratore avrà diritto a fruire delle ferie una volta guarito.
Bonus tip: Gestione delle Ferie
Per gestire le ferie in modo professionale e conforme alla legge, è consigliabile adottare alcune best practices.
È utile redigere un piano ferie a inizio anno, in modo da prevenire conflitti e garantire la continuità del servizio.
Inoltre, è fondamentale mantenere una documentazione accurata delle ferie maturate e godute ed è qui che ti aiuta Silvestro, con la sua piattaforma smart per gestire la busta paga senza stress!
Infine, è importante ricordare che le ferie non godute entro l’anno di maturazione devono essere retribuite o, se previsto dal contratto, possono essere posticipate all’anno successivo.
Seguendo queste linee guida, è possibile gestire le ferie dei lavoratori domestici in maniera efficace e rispettosa delle normative vigenti.
Un’attenta gestione delle ferie non solo tutela i diritti dei lavoratori, ma contribuisce anche a mantenere un clima di fiducia e collaborazione all’interno del rapporto di lavoro domestico.
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