Cari lettrici e lettori, noi di Silvestro lo sottolineiamo sempre: in un mondo che corre veloce, prendersi cura di chi amiamo diventa una priorità.
Per le famiglie e coloro che assistono i propri cari, tenersi informati è fondamentale.
Siete pronti per il natale? Oggi con Maria Chiara Cioccariello, consulente del lavoro, ci occuperemo del tema delle festività dei tuoi lavoratori domestici.
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Le festività nel lavoro domestico: tutto quello che devi sapere
Quando si parla di lavoro domestico, anche le festività hanno un ruolo fondamentale! Secondo l’articolo 16 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, esistono giornate che, per legge, sono considerate festive. Ma quali sono queste giornate? Eccole qui:
- 1° gennaio – Capodanno
- 6 gennaio – Epifania
- Lunedì di Pasqua
- 25 aprile – Festa della Liberazione
- 1° maggio – Festa dei Lavoratori
- 2 giugno – Festa della Repubblica
- 15 agosto – Ferragosto
- 1° novembre – Ognissanti
- 8 dicembre – Immacolata Concezione
- 25 dicembre – Natale
- 26 dicembre – Santo Stefano
- e, naturalmente, il giorno del Santo Patrono della città.
Attenzione: il giorno di Pasqua non rientra tra queste festività, perché cade sempre di domenica, giorno già considerato di riposo.
Riposo garantito, ma anche retribuzione
Durante queste giornate di festa, il lavoratore ha diritto al completo riposo, ma il datore di lavoro è comunque obbligato a pagare la normale retribuzione, che si tratti di un contratto a ore o di un contratto in regime di convivenza.
Come si calcola la retribuzione per le festività?
Ora entriamo nel pratico. Se parliamo di una colf con contratto a ore, la retribuzione per le festività viene calcolata su base oraria, prendendo in considerazione 1/6 dell’orario settimanale. Facciamo un esempio:
- Una colf lavora 10 ore alla settimana con una paga oraria di 8 euro.
- Prima moltiplichiamo le ore lavorative per la paga oraria: 10 ore x 8 euro = 80 euro.
- Poi dividiamo il risultato per 6: 80 euro ÷ 6 = 13,33 euro.
Ecco il compenso per una festività goduta: 13,33 euro.
Se invece il contratto è in regime di convivenza, il calcolo cambia. Si prende la retribuzione globale mensile e la si divide per 26. Per esempio, con una retribuzione di 1.200 euro al mese, ecco il calcolo:
- 1.200 euro ÷ 26 = 46,15 euro.
Questo sarà il compenso per ogni festività.
Cosa succede se si lavora durante una festività?
Ci sono situazioni in cui il datore di lavoro chiede di lavorare anche durante una festività. In questo caso, la badante o la colf ha diritto a:
- La normale retribuzione giornaliera, più
- Una maggiorazione del 60% per le ore effettivamente lavorate.
E se la festività cade di domenica?
Se una festività coincide con la domenica, il lavoratore non perde il diritto alla retribuzione! In questo caso, potrà scegliere tra due opzioni:
- Ricevere un pagamento aggiuntivo pari a 1/26 dello stipendio mensile.
- Recuperare il giorno di riposo in un’altra data, concordata con il datore di lavoro.
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